È fin troppo facile notare il fatto che poche persone sono felici.
Molto più difficile ,sembra, trovarne le cause.
Ce ne sono alcune che sembrano fin troppo “ovvie” e meritano comunque un capitolo a parte.
Altre sono meno evidenti,più nascoste.
Si tratta del caso,fin troppo diffuso,in cui la privazione della felicità è dettata dal fatto che intorno a noi abbiamo persone che felici non lo sono.Ci sentiremo quindi “brutti e cattivi” ,e diversi,se noi lo fossimo .
Ecco che la nostra privazione,genera un insieme di atteggiamenti e parole che automantengono vivo in noi e negli altri un sentimento di sofferenza, che NON È NEANCHE NOSTRO .E di fatto non siamo certo noi i responsabili della felicità altrui.
E se decidessimo di essere felici?
Partendo dalle cose semplici che già abbiamo tutti,felici e infelici (un tramonto ,una montagna,un fiore dove non pensavi di trovarlo) e continuando, attraverso progetti ,anche solo di domani.
Questa felicità è contagiosa,e se suggeriamo questa modalità agli altri ,allora diventa CONTAMINANTE .
Il Sole al mattino sorge nonostante tutto. …e mi sembra pure felice.Non vi scappa un sorriso quando ve ne accorgete?Questa è la contaminazione di cui parlavo.
Pensate poi alla primavera, alla gioia della creazione(progetti per noi)che mette in moto una contaminazione floreale e poi di api che ci sfrecciano tuffandocisi. In questo caso la contaminazione è comunicativa.
Nel caso di noi esseri umani la comunicazione è più che altro verbale.
Cioè la parola,che è potente e creativa,nel senso che crea!
Dell’uso della parola ne parliamo un’altra volta.